Ma quale Australia, sembra Cantù
I brianzoli scelgono Sydney

Viaggio tra i ragazzi che scelgono di costruirsi un futuro dall’altra parte del mondo. C’è chi torna in Italia per finire gli studi, ma sapendo che solo là avrà un posto fisso

Chi c’è stato ne tesse le lodi. Perché il lavoro si trova facilmente, è possibile risparmiare, addirittura costruirsi un futuro. E adesso, ad aver sentito il richiamo nella Città del Mobile, chi per un anno o chi per sempre, sono davvero in tanti. La parola magica è Australia: sempre dritto, dall’altra parte del mondo.

«A Sidney sembra di essere a Cantù - dice Giorgiomaria Masocco, 25 anni, geometra - qui in Italia sono in pausa: mai avrei pensato di laurearmi in geologia, cosa che succederà fra poco. Ma del resto in Australia mi hanno promesso un posto di lavoro più qualificato, a patto di terminare l’università. Quindi a breve tornerò a vivere là».

Masocco - figlio, per la cronaca, di Giorgio, consigliere comunale - si fa idealmente portavoce di tutti coloro che sono partiti o che si trovano ancora là.. «Mi è capitato di trovare lavoro a un mio amico anche a distanza - spiega - la gente è così tanta che su Facebook qualcuno ha scritto che si ha la sensazione di averci persino vissuto, in Australia, soltanto a vedere le immagini e le frasi che vengono postate dalle tante persone che si trovano lì. A me è stata consigliata l’esperienza da Daniele Della Fiori, direttore sportivo della Pallacanestro Cantù, tra i primi ad aver provato un viaggio coraggioso».

La serie è lunga. «Anche mia sorella Margherita è partita ed è tornata con 11mila euro - riprende Giorgio - Tuttora, vivono lì, e ormai da tre o quattro anni, Luca Marelli e Marta Cattaneo. Ancora: Marta Santo, Emanuele Molteni. Tra i primi, anche Alessandro Marelli. Della zona, anche Marco Volgare».

Di Cantù è anche Fabio Biavaschi, designer. Lui però si trova a Melbourne. «Ormai di Cantù siamo in un po’ - scrive via e-mail - tant’è che quest’anno a Natale c’è stata un’invasione di canturini in visita fra genitori, fratelli, amici di tutti noi. È stato divertente». Sempre a Melbourne vive pure Davide Marelli.

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