Macché fusioni e servizi comuni
Griante ha deciso: «Meglio soli»

Il Comune guidato dal sindaco Paolo Mondelli rivendica la massima autonomia. «Questo paese ha una storia ultrasecolare: non ci serve la Comunità montana»

In tempi di fusioni intercomunali, Grinate va controcorrente e rivendica la massima autonomia. Tre recessi votati dalla sola maggioranza del consiglio comunale riferiti all’uscita dall’Autorità di bacino del Lario e dei laghi minori, dalla Comunità montana Lario intelvese e dalla convenzione di segreteria tra i Comuni di Tremezzina, Argegno, Dizzasco stanno a evidenziare il proposito della nuova amministrazione a guida di Paolo Mondelli di rompere con il passato, di mettere il Comune nelle condizioni di gestire autonomamente uffici e servizi prendendo le distanze dalla autorità amministrativa generata dalla fusione dei quattro Comuni della Tremezzina, Ossuccio, Lenno, Mezzegra e Tremezzo. Viene posta una pietra su quella che veniva indicata come la Riviera delle Azalee.

LEGGETE l’ampio servizio

su LA PROVINCIA di DOMENICA 27 luglio 2014

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