Cronaca / Cantù - Mariano
Giovedì 20 Marzo 2008
Mariano e Giussano
ai ferri corti per la piscina
Perentoria l'assessore Roberta Dello Iacono: «Se non è una presa in giro questa, ci manca davvero poco perché lo diventi sul serio: se entro la fine di marzo non vedremo fatti concreti, daremo mandato a un legale per rescindere definitivamente il contratto».
MARIANO COMENSE - «Se non è una presa in giro questa, ci manca davvero poco perché lo diventi sul serio: se entro la fine di marzo non vedremo fatti concreti, daremo mandato a un legale per rescindere definitivamente il contratto con la piscina intercomunale di Giussano».
Ha un diavolo per capello Roberta Dello Iacono, assessore alla pubblica istruzione: ce l’ha con gli amministratori del confinante comune milanese perché, nonostante sia trascorso più di un mese dall’incontro in cui Giussano ha promesso forti sconti di partecipazione a Mariano e a Carugo, pur di continuare a portare avanti la convenzione della gestione intercomunale dell’impianto natatorio che sorge nel comune limitrofo, nessun documento ufficiale ha seguito la proposta verbale.
La proposta, in sostanza, offriva uno sconto di 543 mila euro a Mariano, di 128 mila a Carugo e di 100 mila euro ad Arosio (per quest’ultimo comune le spese sono sopportate a metà tra Giussano e Mariano), a fronte di un prolungamento della convenzione che lega le quattro amministrazione per altri 3 anni, passando dagli iniziali 15, ai futuri 18. Di contro il comune di Giussano – al quale rimarrà l’impianto natatorio alla fine della convenzione – si era detto disposto a caricarsi sulle spalle un ulteriore costo di 841 mila euro.
«L’ultima chance che ha Giussano per mandare in porto questo accordo – prosegue l’assessore – è legata all’approvazione del loro bilancio preventivo entro la fine di marzo. Stiamo a vedere, ma a noi sta sorgendo il dubbio che in realtà Giussano non stia riuscendo a chiudere l’accordo con la società privata che gestisce la piscina, la Omnia Sport, e di conseguenza non possa comunicare nulla agli altri comuni».
Con la nuova ridistribuzione dei costi, la quota annuale a carico del comune di Mariano passerebbe dagli attuali 206 mila euro, cui va aggiunta l’iva del 20% all’anno, ai futuri 129 mila euro più iva. Per Carugo, che ugualmente si è lamentata per l’impegno giudicato troppo oneroso, la quota passerebbe dagli attuali 48 mila euro più iva all’anno, ai futuri 30 mila euro più iva.
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