Mariano, snobbata la convenzione
I Grest alla piscina di Nibionno

Gli oratori della città snobbano l’accordo con il vicino impianto di Giussano

«Nel Lecchese ci sono più spazi e migliori garanzie di sicurezza»

I ragazzi degli oratori di Mariano preferiscono andare in piscina all’impianto di Nibionno piuttosto che in quello confinante di Giussano: e la trasferta diventa un caso politico.A sollevare perplessità è il capogruppo di Forza Italia, Andrea Ballabio, in virtù del fatto che il municipio di piazza Manlio ogni anno garantisce all’impianto giussanese un contributo il cui importo è variabile a seconda dei pacchetti nuoto convenzionati venduti ad alcune categorie della popolazione: l’anno scolastico scorso, la quota di partecipazione è stata di oltre 79 mila euro, in virtù del project financing firmato nel 2004 e che scadrà nel 2021.

Ballabio si rivolge direttamente al sindaco Giovanni Marchisio: «Vorrei sapere se ci sono stati degli incontri con i responsabili degli oratori per informarli dell’esistenza dell’impianto costruito a Giussano voluto dall’allora giunta di centrosinistra – spiega -, ma soprattutto a queste persone è stato proposto di andarci a prezzi agevolati?».

Il primo cittadino ribatte: «Non possiamo andare a sindacare le decisioni prese dagli oratori che hanno libera scelta in merito – spiega Marchisio -. Di contro al centro ricreativo diurno, gestito direttamente dal Comune, è stata fatta una convenzione con la piscina di Giussano per mandare i nostri ragazzi, cosa mai fatta in precedenza quando governava il centrodestra».

In realtà i motivi che hanno spinto i quattro oratori della pastorale San Francesco (circa 1.400 ragazzini in totale) a scegliere Nibionno sono spiegati da Sergio Corbetta, direttore dell’oratorio di Sant’Ambrogio: «Sino a quattro anni fa andavamo a Giussano anche perché per noi era molto comodo: dal nostro oratorio andavamo addirittura a piedi. Ma non ci siamo trovati bene per una serie di motivi legati all’ambiente e alla sorveglianza. A Nibionno, essendo un centro più piccolo e non prendendo mai tanti oratori nella stessa giornata, gli spazi sono sempre vivibili e quindi risulta anche più semplice controllare i ragazzi».

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