Maxi antenne sul faro, sfregio a Volta

Dopo il caso del Baradello, installati anche in cima al monumento tralicci e “padelle” di ogni tipo

Antenne su un altro simbolo di Como. Dopo lo scandalo del Baradello “sommerso” da tralicci di ogni tipo e liberato solo dopo una campagna portata avanti da La Provincia, ci risiamo.

Questa volta dobbiamo dar conto della situazione - altrettanto grave se non di più - che si è creata sul faro di San Maurizio. In cima al monumento, costruito in onore di Alessandro Volta, sono spuntate nel corso del tempo decine di antenne, tralicci e “padelle”, posizionati sia da enti pubblici (Anas, forze dell’ordine) che da società private ma anche da alcuni radioamatori.

Si è ceduto ancora una volta, insomma, alla tentazione di trasformare uno dei simboli di Como in base per impianti radio e ripetitori.

L’installazione delle orribili antenne ha ottenuto il via libera sia del Comune di Brunate sul fronte urbanistico e del paesaggio (visto che il monumento sorge sul suo territorio) sia del settore Patrimonio del Comune di Como (il faro è di proprietà di Palazzo Cernezzi).

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