Montano, il comandante licenziato
«Ho dimostrato che ero al lavoro»

Claudio Cecchini: «Mi accusano di aver manomesso il sistema di timbratura»
Il sindaco si chiama fuori: «Decisione della commissione disciplinare»

Che il comandante dei vigili Claudio Cecchini sia stato licenziato per delle incongruenze sulle timbrature è ormai assodato, ma sulla vicenda dell’agente di Polizia locale non tutto è chiaro. A Cecchini la commissione disciplinare interna, composta da funzionari del Comune e presieduta dal segretario comunale, avrebbe anche addebitato la manomissione del sistema di gestione delle timbrature.

La Procura ha archiviato il caso ma il licenziamento, successivo, è scattato lo stesso.

«Dicono che ho manomesso il sistema - dice Cecchini - ma devono dimostrarlo, perché io non l’ho fatto. Ho dimostrato che ero al lavoro anche quando mi si contestava l’assenza e l’ho fatto portando ad esempio i verbali redatti in una sera. Ricordo comunque che il 21 dicembre scorso saltò la corrente e ci furono dei danni ai timbratori in Municipio, biblioteca ed ex biblioteca».

«È stata riscontrata una violazione, e l’amministrazione ha così istituito la commissione disciplinare interna che ha verificato gli atti - precisa senza sbilanciarsi il sindaco Maria Angela Capuccino - e per legge è stato adottato il provvedimento. Dare altri dettagli non è possibile, nell’interesse di Comune e lavoratore. Non è una questione di buoni e cattivi, se si vuole fare un processo di beatificazione a Cecchini facciamolo, ma ci sono le prove raccolte dalla commissione. Se la commissione non avesse provveduto, saremmo stati tacciati di inadempienza e i giornali ci avrebbero dato contro. Non è una guerra tra noi e Cecchini».

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