Multe ai clienti delle lucciole
Carugo incassa 32 mila euro

Ottantuno sanzioni antiprostituzione contestate in poco più di due mesi: la media è di più di una al giorno e questo significa che nelle casse comunali, sono destinati ad arrivare 32.400 euro.

E’ sconcertante il bilancio della polizia locale carughese in termini di multe appioppate ai clienti delle ragazze che stazionano sulla Novedratese.

L’ordinanza antilucciole è entrata in vigore il 10 giugno e rimarrà valida sino al 31 ottobre: i controlli sono iniziati il 20 giugno e a oggi il municipio di via Cadorna, unico rispetto agli altri Comuni attraversati dalla Sp 32 ad aver riattivato il provvedimento che permette di sanzionare con 400 euro chi si rivolge alle lucciole, è sulla direzione giusta per disturbare gli affari agli sfruttatori della decina di prostitute che staziona in prossimità dello svincolo di via Veneto sulla provinciale, al cimitero di viale Rimembranze e in via San Martino.

Un identikit del cliente? «Troviamo di tutto - spiega il comandante della polizia locale, Fabrizio Zuccon - giovani, anziani, disoccupati, manager, single o padri di famiglia». Che nella maggior parte dei casi non si giustifica: «Una volta queste situazioni erano vissute con imbarazzo, adesso invece non dicono nulla: ritirano il verbale pur di non vedere arrivare nulla a casa. In questo caso non vale lo sconto del 30% se si salda entro 5 giorni perché non è un’infrazione stradale».

«Oggi - dice il comandante – le ordinanze devono essere legate a motivi di, urgenza e limitate nel tempo, cosa che abbiamo fatto. Per contestare la sanzione, ci si rivolge a me con memorie difensive da valutare per confermare o annullare la multa: se insoddisfatti, entro 30 giorni dal ricevimento dell’ingiunzione di pagamento, si può presentare ricorso al giudice di pace». Nessuno, però, ci ha mai provato. Anche se le possibilità di vedersi annullare la sanzione è molto alta.

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