Musei in crescita: + 20%
Rilancio di Palazzo Volpi

Gaddi: arte contemporanea in Pinacoteca, dopo Branzi altre mostre
Allo studio un giorno settimanale a ingresso libero in tutte le sedi

Oltre 2500 comaschi so sono accorti, o ricordati, che esiste la Pinacoteca nei primi sei mesi di quest’anno. Un dato confortante, se si considera che a Palazzo Volpi erano abituati a contare i visitatori giornalieri sulle dita delle mani. E che insieme ai numeri fatti registrare dalle altre strutture museali cittadine (+ 20% rispetto al 2007), porta l’assessore Sergio Gaddi ad affermare che Como è sulla buona strada per diventare «città della cultura».
Per la precisione sono stati 2.558 i biglietti staccati a Palazzo Volpi da gennaio a giugno, contro i 1.841 del primo semestre dello scorso anno (+27,75%). Con un incremento significativo negli ultimi due mesi: 503 in maggio e 817 in giugno. Non a caso il 24 maggio si è inaugurata la personale di Andrea Branzi, uno dei più importanti designer italiani. «Questa mostra segna un cambiamento di impostazione - rimarca Gaddi -. Vogliamo dedicare la Pinacoteca alla contemporaneità, in particolare ai gioielli comaschi: Sant’Elia, Terragni e gli altri razionalisti». «Una vocazione - aggiunge il direttore dei musei civici, Lanfredo Castelletti - che andrà di pari passo con la custodia delle opere antiche. Non dobbiamo dimenticare che la nostra pinacoteca è il più grande museo al mondo di sculture preromaniche, in particolare marmi carolingi che non ha nessun altro».

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