Non consegna i funghi
A processo e condannato

Raccolti nel Parco Pineta senza avere il tesserino

Altri quattro i denunciati in attesa di giudizio

Può costare caro, anche dal punto di vista giudiziario, rifiutarsi di consegnare i funghi, posti sotto sequestro dopo una violazione alle norme che ne regolano la raccolta. Lo sa bene un uomo di Bergamo, nei mesi scorsi condannato con decreto penale dal tribunale di Como a pagare un’ammenda di 90 euro.

La vicenda risale al 2009, quando il raccoglitore di funghi fu sorpreso ad Appiano Gentile, in zona Golf, senza tesserino. Documento indispensabile per poter raccogliere porcini e non all’interno dell’area protetta che si estendo sul territori odi due provincie, quella di Como e quella di Varese.

A un controllo a cura di due guardie ecologiche volontarie (Gev), emerse che non era in possesso del permesso di raccolta. Violazione per cui rimediò una sanzione di 51 euro.

Non era comunque finita qui.

Alla richiesta delle Gev di consegnare i funghi raccolti, per l’obbligatorio sequestro, si rifiutò. Forse all’insegna che alla fine, la spesa (della multa) era comunque ridotta rispetto ad un eventuale acquisto in negozio.

Comportamento che gli è valso una denuncia penale per inosservanza a un provvedimento legalmente dato dall’Autorità; la prima del genere, almeno fino allora, emessa nell’area protetta del Parco Pineta. Procedimento che si è concluso con la prima condanna penale, in zona, per tale illecito.

Potrebbe non rimanere l’unica, considerato che solo lo scorso anno nell’area del Parco Pineta sono state denunciate quattro persone per analoga infrazione.

Da qui l’invito dell’ufficio di vigilanza, in vista dell’avvio della stagione, al rispetto delle norme. Il regolamento prevede, per raccolta e trasporto giornaliero, una limitazione di un chilogrammo a persona, fatto salvo il chiodino per il quale il tetto sale a tre chilogrammi.

I contenitori

I funghi devono essere riposti in contenitori rigidi e ben areati; non sono idonee, ad esempio. le retine di plastica rosse per arance. Per i residenti nel parco o proprietari di terreni all’interno dell’area protetta il tesserino è gratuito, mentre per tutti gli altri è richiesto un versamento annuale di 25 euro. Per ottenere il tesserino (già rilasciati 7800) basta partecipare a uno dei numerosi corsi micologici organizzati dallo stesso Parco. Quando si esce a cercare funghi, occorre portare con sé il permesso di raccolta, un documento d’identità e l’eventuale versamento annuale e, su richiesta, esibirli.

Nelle aree boscate, i cani vanno tenuti al guinzaglio; le automobili, infine, non vanno parcheggiate in boschi, aree, prati non autorizzati.

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