Palazzetto alle Coop
«Aspettiamo i fatti»

L’intenzione della Crm di subentrare non solleva entusiasmi

Scettici i canturini: «Tanti gli aspetti da definire»

Parola d’ordine, cautela. La notizia che una nuova azienda, la Crm Edile spa di Reggiolo, potrebbe subentrare alla Turra nel realizzare il project financing del palazzetto è l’ennesimo clamoroso colpo di scena della vicenda.

Ma un colpo che al momento non causa tanto rumore. Semmai il contrario. Nessuno si sbilancia per ora, né esulta. Tutto congelato, rimandato almeno fino alle 12 del 24 giugno, termine perentorio entro il quale l’amministrazione ha richiesto il deposito di una serie di documenti e attestazioni a comprovare la solidità dell’operazione.

«Personalmente sospendo ogni giudizio» dice il deputato della Lega Nicola Molteni. Non basta ancora per gridare vittoria, gli fa eco Antonio Pagani del Partito Democratico, perché quello che serve ora - e che finora è mancato - è una visione di maggior respiro». Un project financing da oltre 50 milioni, complesso anche nelle tante implicazioni, continua Pagani, a partire alla gestione una volta terminati i lavori.

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