Sempre più numerosi, sempre più in difficoltà. Padri che si trovano improvvisamente alle prese con la povertà umana, separati dai figli, prima ancora che da mogli e compagne, ma anche con quella materiale.
Una realtà in crescita. Che trova risposte concrete e un supporto ormai da mesi negli spazi della Casa famiglia Giuseppina Ballerini, dove la Festa del papà è stata celebrata sabato.
Un utente su quattro delle mense di solidarietà è separato o divorziato e nell’80% dei casi si tratta di padri. In via Mazzini lo sanno bene. La struttura è dotata di sette camerette singole per ospitare altrettanti padri, nelle quali c’è spazio anche per i figli che nel fine settimana possono incontrare i papà. Tutte occupate, al momento.
«I dati sono davvero preoccupanti – conferma il responsabile don Andrea Cattaneo –, solo nell’ultima settimana abbiano ricevuto ben quattro richieste d’accoglienza. Stiamo cercando di promuovere il progetto 10%. Ovvero, trovare dieci famiglie che possano e vogliano a donare 100 euro al mese per un anno. Risorse per potenziare i nostri servizi».