“Paperone” comasco
denuncia gli svizzeri

La querela a è stata depositata ai carabinieri di Tremezzina e chiama in causa la giustizia ticinese, nelle figure del procuratore pubblico di Lugano, Andrea Gianini, e dell’ex procuratore, avvocato Marco Bertoli.

Como

La denuncia è stata depositata ai carabinieri di Tremezzina e chiama in causa la giustizia ticinese, nelle figure del procuratore pubblico di Lugano, Andrea Gianini, e dell’ex procuratore, avvocato Marco Bertoli.

Sono loro, secondo quanto riporta il Corriere della sera, il bersaglio dell'accusa lanciata da un finanziere italiano, Roberto Rivera, dal dicembre 2008 sotto indagine per reati finanziari e con patrimonio sotto sequestro di al di là del confine.

In breve, l’uomo d’affari (ex trader di Lehman Brothers, che dal crollo della banca svizzera Aston Bank del 2008 avrebbe ricavato un tesoro), denuncia di essere stato oggetto di pressioni perché pagasse un milione di euro al fine di ottenere il proscioglimento nell’indagine nei suoi confronti e il dissequestro dei suoi soldi, otto milioni di euro.

Una vicenda che, per il quotidiano milanese, getta un’ombra «sulla credibilità del Canton Ticino come destinazione di miliardi di euro di risparmi delle famiglie italiane».

© RIPRODUZIONE RISERVATA