Paratie, arriva il Governo
«Adesso si riparte»

Questa mattina incontro tra Comune, Regione e struttura di Palazzo Chigi: attesa una svolta sul progetto. Intanto l’inchiesta della magistratura prosegue, ieri i finanzieri hanno prelevato altra documentazione in municipio

Como

La giornata di oggi potrebbe segnare un passo decisivo nella direzione della ripresa dei lavori per le paratie.

Alle 11 si riuniscono a Milano i referenti di Comune, Regione e Italia Sicura (la struttura contro il dissesto idrogeologico che fa capo direttamente alla Presidenza del Consiglio) per decidere come sbloccare la situazione, immobile dopo la bocciatura della terza variante da parte dell’Autorità Anticorruzione e l’inchiesta della Procura di Como. Dopo il primo vertice, andato in scena a Roma il 23 giugno scorso, le parti avevano fissato un nuovo appuntamento, questa volta con l’obiettivo di definire - per usare le parole del direttore di Italia Sicura, Mauro Grassi - «chi fa che cosa».

Lo scenario più probabile è quello di una rescissione del contratto con Sacaim e di una nuova gara d’appalto, lo stesso Grassi a questo proposito ha parlato di «sei mesi per le procedure» e della possibilità di far ripartire il cantiere sul lungolago «entro un anno».

L’intervento del Governo, chiesto a gran voce dai comaschi anche attraverso la campagna de La Provincia con le cartoline “Rivogliamo il nostro lago”, ha certamente impresso un’accelerazione e ha riportato Comune e Regione allo stesso tavolo.

Intanto, l’inchiesta della magistratura su paratie e appalti pubblici - che ha portato anche all’arresto di due dirigenti comunali - non si ferma: ieri mattina i militari della Guardia di Finanza si sono presentati ancora una volta a Palazzo Cernezzi, acquisendo documenti e trattenendosi a lungo nell’ufficio del segretario generale.

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