Parè, l’ex sindaco fra le viti
«Così produco il mio vino»

Gianfranco Barelli al lavoro con tutta la famiglia nel suo vigneto “L’ora”. Mille bottiglie di bianco e rosso, una passione che risale al nonno Giovanni

La mano solleva il grappolo come se fosse una creatura viva e indugia un attimo, quasi per offrirlo all’ultimo bacio del sole.

Poi lo stacca dal tralcio e lo deposita sugli altri come in una culla: è così bella questa mattina di fine settembre a “L’ora” di Parè, il vigneto da 3.200 metri quadrati e duemila ceppi, censiti dal Catasto Viticolo, che prende il nome dalla meridiana sulla parete.

La mattina della vendemmia, tre generazioni intente ad un rito che qui si svolge ogni anno, dal mattino alla sera, da duecento anni o forse più. Ci sono bambini, giovani, adulti e soprattutto c’è lui, Gianfranco Barelli, già sindaco, avvocato esperto in diritto agrario: ha raccolto la tradizione vitivinicola dai genitori e dai nonni, vuole tramandarla ai figli e ai figli dei figli. Per questo sono tutti qui, sono quasi 40 fra parenti ed amici ed è una festa della famiglia e delle proprie radici. Manca solo che qualcuno pigi l’uva ballando.

LEGGETE l’ampio servizio

su LA PROVINCIA di SABATO 4 ottobre 2014

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