Parte “Cantù Che Gusto!”
La busecca finisce nel menù

Il via dedicato alla trippa. Adesione di otto ristoranti cittadini. Dal 4 novembre al 24 toccherà alla sagra delle carni in umido. Poi largo alla cazoeula

Piatti umili nelle origini, piuttosto corposi dal punto di vista nutritivo, che un tempo scandivano le occasioni importanti nella vita dei contadini.

Oggi sono andati perduti e proprio per recuperarli e valorizzarli l’amministrazione ha pensato la manifestazione “Cantù...Che gusto!”, evoluzione ampliata e corretta che durerà fino a febbraio del Festival della cazoeùla andato in scena l’anno passato all’esordio.

Si parte lunedì 21 ottobre , e si parte celebrando - fino al 3 novembre - la busèca. Scelta ponderata quella di cominciare dopo la Fiera del Crocifisso, perché la tradizione voleva che dopo il mercato del bestiame ci si concedesse questo piatto, la trippa per i milanesi.

Dal 4 novembre al 24 toccherà alla sagra delle carni in umido, ispirata dall’iniziativa promossa per autofinanziarsi dalla Protezione civile.

In entrambi i casi, degustazione a prezzo popolare e bloccato, 13 euro.

Dal 25 novembre al 14 dicembre sotto con l’osso buco, l’oss bùs, a 15 euro. E poi, dal 17 gennaio, giorno di Sant’Antonio, fino al 9 febbraio – festa della patrona santa Apollonia – Festival della cazoeùla.

Gli otto ristoranti cittadini che hanno deciso di aderire alla rassegna, che vede La Provincia nel ruolo di media partner e la collaborazione di Confcommercio, sono gli stessi dell’anno scorso: La Scaletta, L’Urtulan, Magna e Tas, Il Garibaldi, Le Querce, Osteria del Km 0, La Cascina di Mattia e Giardinet.n 

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