Partita la corsa
al posto di Pandokovic

L'uscita di scena del sindaco scalda l'aria: voci di otto liste. Fra i nomi Dotti, Caradonna, Pedraglio

BRUNATE Che l’uscita di scena di un sindaco di peso come Darko Pandakovic potesse scatenare più d’un appetito in chiave elettorale era prevedibile. Più difficile, invece, pensare che a sei mesi, o giù di lì, dalle prossime elezioni amministrative, il panorama fosse tanto variegato, per non dire confuso, da proporre un numero di ipotetiche liste davvero fuori dall’ordinario. Di voci ne circolano talmente tante che, da più parti, solletica l’idea di dare vita a una sorta di «Tavolo dei contrari». Differentemente, si potrebbe arrivare addirittura alla costituzione di 7/8 gruppi alternativi gli uni agli altri, prospettiva quantomai singolare parlando di un Comune di 1800 anime. La prima posizione spetta all’uscente «Viviamo Brunate» che, non potendo più schierare Pandakovic a suo alfiere, è nella necessità di sostituirlo. Il nome più insistente è, una volta di più, quello dell’assessore <+G_NERO>Marina Capatti Dotti<+G_TONDO>: sebbene non ci siano conferme a riguardo, il no del vicesindaco Saverio Saffioti sembra aprire la strada a questo scenario.
Questa volta Marco Pedraglio<+G_TONDO>, con la sua civica «Verso Brunate», potrebbe decidere di candidarsi in prima persona al ruolo di sindaco. Discorso simile per Rosario Trovato, nonostante i problemi di salute: ormai cinque anni fa, il mancato accordo con l’accoppiata Manuela Alunni-Pedraglio portò alla creazione della lista «Uniti per Brunate». Non è detto che la stessa esperienza non possa essere ripercorsa. Di altri nomi da mettere sul piatto ce ne sono diversi. Il primo è sicuramente quello di Alessandra Stella Caradonna, moglie dell’assessore ai lavori pubblici di Como e accreditata di un bel gruppetto di sostenitori pronti a portarne avanti la candidatura. Segue a ruota quel Gianni Guazzetti che ha ben figurato nella gestione della Pro Brunate, così come accreditato di qualche velleità da primo cittadino è Leonardo Iannazzo, maresciallo dei carabinieri in pensione. Da non sottovalutare, poi, la possibilità che Ambrogio Bernasconi (nel 2004 candidato assieme alla Alunni) possa decidere di scendere in campo in solitaria, così come si fa largo l’ipotesi che, a scombinare ulteriormente le carte, possa sbucare dal cilindro una lista di sole donne, rigorosamente brunatesi doc, che avrebbe già contattato la figlia del presidente della banda, Paolo Baietti.
Al.Gaff.

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