Pedaggio più caro al casello di Fino
Si pagano 10 centesimi in più

Brutta sorpresa per gli automobilisti

Da 70 a 80 centesimi, è scattato l’aumento del casello di Fino Mornasco che era rimasto fermo dall’ultimo balzello, nel 2012.

Il decreto firmato la mattina del 31 dicembre dal ministero dei Trasporti contiene l’1,46% di aumento su tutta la A9 e riguarda quelle migliaia di pendolari di Como e provincia che usano di prassi la barriera di Fino per entrare e uscire dall’autostrada. In qualche caso perché sul loro tragitto è più comoda, in altri perché rispetto ai 2,20 euro di Como Grandate ogni passaggio costava 1,50 euro in meno. Adesso il risparmio, si fa per dire, si è ridotto a 1,40 euro confrontato a uno dei caselli più cari d’Italia, Grandate appunto. E quei 10 centesimi sono un salasso se si considera che la percorrenza media stimata dalla stessa società Autostrade, concessionario, per chi entra ed esce a Fino, è di 10,7 chilometri.

Niente invece è cambiato alla barriera di Grandate e non cambierà almeno fino all’anno prossimo, per effetto del meccanismo che regola i rincari. Il pedaggio si compone di tre voci: la tariffa chilometrica, il sovrapprezzo dell’Anas di 6 millesimi per le auto e di 18 millesimi per i mezzi pesanti, infine dell’iva del 22%. Il concessionario ha chiesto al ministero l’aumento annuale in base agli investimenti effettuati e all’adeguamento Istat. L’1,46% che il ministero ha approvato per la A9 viene applicato alla tariffa chilometrica di tutti i caselli.

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