Pensionati in frontiera
presi con 80mila euro

Avevano riferito ai finanzieri di essere stati a Lugano per festeggiare l’anniversario del loro primo incontro, ma in realtà trasportavano valuta dalla Svizzera

Avevano riferito ai finanzieri di essere stati a Lugano per festeggiare l’anniversario del loro primo incontro due pensionati fiorentini che viaggiavano su un treno proveniente da Lugano e diretto a Milano. Ma qualcosa nel loro racconto, nei loro volti e nel modo di fare, non ha convinto appieno i finanzieri. I coniugi sono stati fatti scendere dal treno alla stazione internazionale di Chiasso e sono stati accompagnati in ufficio, dove emersa la vera ragione del viaggio in Canton Ticino. L’uomo in tasca custodiva una busta con 50.000 euro esatti, mentre la consorte in analoga busta trasportava qualcosa in meno, 33.600 euro quasi tutti in banconote da 500. Il semplice fatto di non avere dichiarato quella somma ha fatto scattare la violazione della normativa valutaria, che consente di trasportare di qua e di là dal confine anche più di diecimila euro in contanti, a patto però di presentare all’Agenzia delle Dogane una segnalazione circostanziata che indichi provenienza, destinazione e tragitto della somma di denaro.

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