Petardi durante il derby
Confermata maxi-multa al Figino

Nessuno sconto per l’Uso Figino Calcio: pagherà per intero l’ammenda di 530 euro. E il Montesolaro punisce i suoi giocatori espulsi

Nessuno sconto per l’Uso Figino Calcio. La Commissione disciplinare territoriale della Figc , ha infatti respinto il ricorso proposto dalla società per la pesante ammenda di 530 euro.

La multa era stata inflitta dal giudice sportivo provinciale, per «il comportamento offensivo dei tifosi e il lancio di petardi ad ogni decisione del direttore di gara» a margine della partita contro il Novedrate, disputata il 2 novembre scorso e valevole per il campionato Giovanissimi Provinciali. La commissione ha ritenuto che «dal referto arbitrale , fonte primaria e privilegiata di prova, appare evidente che il comportamento del pubblico è stato offensivo nei confronti dell’arbitro e che è avvenuto il lancio di petardi ad ogni decisione».

L’Uso Figino, nella memoria allegata al ricorso, censurava il comportamento tenuto dal pubblico locale, escludendo però il lancio dei petardi.

Da un derby all’altro:quello sempre molto sentito tra Cascinamatese e Montesolaro. La rivalità tra le due società canturine è sempre stata alta, qualunque sia la categoria interessata. E sabato scorso la regola è stata confermata. Sul campo, le due squadre, impegnate per il torneo Juniores Provinciale , hanno dato il massimo, andando anche, in qualche circostanza, sopra le righe.

Così sono arrivate tre espulsioni - due per gli ospiti, una per i padroni di casa – e qualche tensione sugli spalti, tanto che il giudice sportivo ha inflitto al Montesolaro, che alla fine è riuscito a vincere per 2-0, nonostante l’inferiorità numerica, una sanzione di 70 euro “per comportamento offensivo nei confronti dell’arbitro”.

«Oltre alle squalifiche del giudice, abbiamo preso provvedimenti interni per i due nostri giocatori, che non si sono comportati nel migliore dei modi nei confronti dell’arbitro – spiega il dirigente del Montesolaro, Mario Porro -. Difendo invece i nostri tifosi, che non sono andati mai sopra le righe, nonostante le tante decisioni sbagliate, nei nostri confronti, prese dal direttore di gara ».

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