Pineta, blitz antidroga. Un arresto e tre denunce

I carabinieri sono intervenuti tra Binago e Castelnuovo Bozzente

Hanno fatto piazza pulita, o meglio bosco pulito. Così i carabinieri hanno perlustrato tutta l’area verde tra Binago e Castelnuovo Bozzente a caccia di spacciatori.

L’operazione dei militari della Compagnia di Como si è conclusa con un bilancio positivo: un arresto per spaccio e 3 denunce a piede libero per favoreggiamento.

La ricerca di spacciatori nei boschi è partita nel pomeriggio di venerdì, anche con l’ausilio dell’elicottero A 109 Nexus del 2° Nucleo Elicotteri di Orio al Serio.

In pratica i carabinieri hanno praticamente circondato l’intera area del parco Pineta, per poi perlustrarlo metro per metro. In particolare, nell’area boschiva di Binago, grazie proprio al determinante supporto dell’elicottero che aveva avvistato dall’alto un’attività sospetta, i carabinieri a terra - subito intervenuti – hanno individuato una delle località di spaccio, riuscendo ad arrestare un ventunenne del Marocco, Iliass El Khalfaouy, il quale aveva appena ceduto una dose di cocaina ad un milanese di 42 anni. Il marocchino aveva provato a scappare, ma non aveva alcuna possibilità, dato che era seguito dall’elicottero.

L’uomo è stato trovato in possesso di 400 euro, nonché di due coltelli rispettivamente di 32 e 20 centimetri di lunghezza, di un bilancino di precisione e di vario materiale per il confezionamento, disposto in una sorta di casetta di legno utilizzata come “quartier generale”.

Sono stati inoltre deferiti in stato di libertà altri tre giovani tutti residenti in provincia di Varese, sorpresi mentre tentavano di avvisare lo spacciatore della presenza delle forze di polizia, che dovranno pertanto rispondere di favoreggiamento (rispettivamente 22 , 25 e 26 anni). Tutti, sono stati segnalati quali assuntori di sostanze stupefacenti e verranno proposti per un foglio di via obbligatorio dai comuni dell’olgiatese.

Prima di essere messi in libertà sono però stati invitati a ripulire l’area interessata, ridotta a discarica. L’arrestato invece è stato arrestato. Al processo per direttissima, El Khalaouy ha chiesto i termini a difesa: processo rinviato, ma lui resta in carcere. n

Sul sito webLe fotografiee il videodel Blitz nel bosco

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