Pioggia a catinelle:
il livello del lago fa paura

Allagata Sant’Agostino, disagi nel traffico con una corsia chiusa
Timori per le precipitazioni in Valtellina dopo 5 anni di siccità

 In 24 ore, il lago è ingrassato per 36 milioni di metri cubi d’acqua e d’un colpo solo, lunedì pomeriggio, sotto il nubifragio, ne ha messi su 15 milioni. Non sarebbe successo niente se il bacino non fosse già stato ai limiti delle sue capacità: per giunta, ha piovuto sul bagnato e che pioggia, uguale a quella dell’alluvione della Valtellina del 1987. Ma 21 anni fa, era durata di più e aveva provocato ben altri disastri e purtroppo anche morti. Stavolta, il lago – collettore di un bacino imbrifero di 145 Kmq  ha raggiunto i bordi, è fuoriuscito, ha allagato il marciapiede e s’è spinto fino a metà della corsia esterna, con un primo effetto, quello pattumiera. In tre ore, ieri mattina, gli uomini di Acsm Ambiente hanno raccolto 20 tonnellate di rifiuti, sopratutto legname e plastica, «ma sono mesi e mesi - afferma l’assessore comunale all’ecologia, Diego Peverelli - che siamo impegnati a raccattare pattume convogliato  verso la città. E’ uno stillicidio quotidiano, oneroso per la Società e per il Comune».
 Secondo effetto, i disagi al traffico: una corsia parzialmente chiusa, gli autoveicoli utilizzano la corsia interna e quella riservata agli autobus. I vigili di presidio al semaforo presso l’imbarcadero devono avere occhi davanti ed antenne dietro. Pedoni e biciclette sbucano dall’angolo di piazza Cavour e se non c’è il vigile a dire «Alt, attenzione», rischiano di finire contro le auto in arrivo da Sant’Agostino. Anche i mezzi che procedono contromano sulla corsia riservata ricorrono a supplementi d’attenzione: verso le 11.30, ieri mattina, è sopraggiunto un camion dei vigili del fuoco con sirena e lampeggianti e s’è dovuto far largo nel traffico che cercava di restringersi.

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