Più ai randagi che al Comune
Non ci si fida più dei politici

A Cantù solo cinquemila euro dal 5 per mille . Novemila euro a Briantea’84, quarantamila per i canili

Di soldi ai cittadini le amministrazioni ne chiedono sempre di più. Ma qualche volta sono loro a donarli spontaneamente.

Non cifre che raddrizzino i bilanci. Anzi.

In tutto, i canturini che hanno pensato al proprio Comune al momento di consegnare la denuncia dei redditi, devolvendo a favore dell’ente locale il 5 per mille, sono stati 246, per un importo pari a 5.741 euro.

In pratica, lo 0,6% dei cittadini. Anche se ovviamente il numero di riferimento è più basso, quello delle dichiarazioni presentate. Pochini, ma comunque in miglioramento rispetto al passato.

Può sorridere, il sindaco Claudio Bizzozero, pensando ai colleghi di Cavargna, Ossuccio, Corrido e Cusino, che possono ringraziare un unico cittadino, portando a casa importi inferiori ai 9 euro.

Negli ultimi anni spesso le amministrazioni comunali hanno cercato di promuovere questa scelta, tanto più visto che molti cittadini finiscono con il non indicare alcun beneficiario nella dichiarazione dei redditi per il 5 per mille, appunto. Il che significa che quei soldi restano allo Stato. Specificando il proprio Comune di residenza come beneficiario, invece, si può dare una mano al municipio.

Ma finora niente da fare, i cittadini puntano sulle associazioni: al Gabbiano sono andati 24.553 euro (828 scelte), alla Briantea ’84 9.050 euro, a Kal 9.390 euro (372) ad Aspem 9.654 (343).

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