Pochi anestesisti, meno interventi
Cantù rischia l’addio a Chirurgia

Ma il Sant’Anna: «Nessuna chiusura, solo una riorganizzazione delle risorse»

Trasloco in vista, all’ospedale. Per ottimizzare le risorse, dicono i responsabili. Una nuova riorganizzazione all’interno del Sant’Antonio Abate, che in questi giorni ha fatto sì che si rincorressero voci di chiusura per il reparto di Week Surgery.

E ancora una volta la direzione è dovuta tornare a smentire le ipotesi più nefaste sul futuro del presidio cittadino: «Nessuna chiusura, sarà solo una riorganizzazione delle risorse».

Già quest’estate, quando era stata annunciata la chiusura estiva della Week Surgery, dal 30 giugno al 7 settembre, l’amministrazione comunale aveva alzato la voce, annunciando l’intenzione di coinvolgere tutti i sindaci del territorio e con loro andare in Regione e chiedere rassicurazioni sul futuro dell’ospedale.

La paura era che si potesse ripetere quanto accaduto con il Punto Nascita, che dopo aver chiuso per la consueta razionalizzazione estiva non riaprì mai più.

Il Sant’Antonio, inoltre, ormai da tempo è alle prese con la carenza di anestesisti, tanto che nei mesi scorsi le 14 operazioni chirurgiche settimanali previste nell’ospedale canturino sono state dimezzate per penuria di queste figure fondamentali. Nel giro di sei mesi, tra la seconda metà dell’anno passato e l’inizio del 2014, si è persa la disponibilità di ben otto anestesisti, buona parte operativi proprio al Sant’Antonio Abate.

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