Prima lettera da Como per Mattarella
«Francesco gioisce per lei da lassù»

Annamaria Borghi, vedova Casati: «Il presidente era un grande amico di mio marito». Ieri gli ha inviato uno scritto

«Erano come fratelli». Annamaria Borghi definisce così il rapporto tra suo marito, Francesco Casati (deputato dal 1976 al 1992 e scomparso nel dicembre di quell’anno, alcuni mesi dopo la fine del mandato) e Sergio Mattarella. Ed è stata questa amicizia speciale a portarla a prendere carta e penna (oltre ad inviare una più veloce mail) e scrivere a quel Sergio Mattarella, da sabato dodicesimo presidente della Repubblica.

Nella lettera Annamaria Casati dice, tra le altre cose: «Sono sicura che Francesco gioisce con noi da lassù e continua a seguirla con profonda stima e amicizia». La lettera è firmata dalla signora Annamaria anche a nome dei figli e degli amici e conoscenti lariani del neo presidente della Repubblica. E chissà che, quando avrà un attimo di tempo, il numero uno del Quirinale non decida di inviare un messaggio alla famiglia del collega di tanti anni.

«Mio marito - ricorda - parlava sempre di Sergio Mattarella come di una autentica, su cui si poteva contare. Si erano conosciuti in parlamento ed erano diventati amici. Francesco, a Roma, di amici ne aveva solo cinque. Due di loro sono diventati presidenti della Repubblica. Sapeva scegliere».

Nel Comasco Mattarella inaugurò la sede di Mariano della Dc nel 1991 . Un anno prima, il 17 febbraio 1990, prese parte all’intitolazione del liceo scientifico di Olgiate a Giuseppe Terragni.

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