Progetto decima, non solo soldi
La Caritas cerca volontari erbesi

Don Ettore: «Servono persone per aiutare chi si trova in difficoltà» In sei mesi raccolti più di 60mila euro e aiutate una quarantina di famiglie

Da sei anni è a Erba, alla chiesa di Santa Maria Maddalena di Crevenna, ma il suo impegno principale resta quello di responsabile Caritas per la zona pastorale di Lecco.

Un punto di vista privilegiato che permette a don Ettore Dubini, 67 anni, di osservare il cambiamento di una città, la nostra, che fino a pochi anni fa era al centro di un distretto che vantava piena occupazione.

«Oggi non è più così, ed è aumentato l’aspetto emergenziale della mancanza totale di reddito. Sono sempre di più le famiglie che non ce la fanno» esordisce il sacerdote. Un aspetto ancora più preoccupante, considerato che «da noi viene la gente all’ultimo stadio della disperazione, ci sfugge tutto quello che è lo strato intermedio della insufficienza parziale del reddito».

«Incapacità di gestirsi»

«È in questa area - continua - che si avverte però un altro fenomeno, quello della incapacità di gestire entrate e uscite. In tante famiglie manca magari uno stipendio sicuro, ma tutti hanno il telefonino, che sappiamo quanti soldi possa costare».

Nei primi sei mesi dello scorso anno sono state una quarantina una famiglie che hanno potuto sostenersi grazie anche alla Caritas, che ha distribuito circa 60mila euro raccolti con il Progetto decima.

La fase due

Quell’iniziativa è entrata ora nella fase due: «Gli erbesi hanno risposto in modo molto generoso a questa proposta, offrendo un sostegno economico andato oltre le nostre previsioni. Ora però andrebbe fatto un passo ulteriore: mettere il proprio tempo a disposizione di persone in difficoltà, per accompagnarle in questo momento e aiutarle a superare la crisi. Ma le adesioni scarseggiano».

Quale il motivo in una città che pure vanta tante associazioni di volontariato? «Penso a ragioni di tipo culturale. Si fa più fatica a donare se stessi, che non dei soldi. Eppure Erba è la stessa città che ci ha permesso di accogliere con successo i richiedenti asilo, grazie anche alla collaborazione riuscita tra Caritas e il Comune. Confido nella generosità degli erbesi».

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