"La Pedemontana nel bosco lontana da Carioni e Cattaneo"

L'assessore Reiners del comune di Lomazzo: "Passerà dal nostro bosco, la Moronera, perché più a sud ci sono poteri più forti. Solo bastava spostarla di poco"

Lomazzo Da qualche parte doveva passare. Il problema è a casa di chi. Tra Rovellasca, Turate e Lomazzo, ha perso il sindaco con meno poteri. La Pedemontana passerà nel bel mezzo della Moronera, sul territorio dei cittadini di Maurizio Saporiti che non ha anche un secondo titolo in tasca come il presidente della Provincia Leonardo Carioni (sindaco di Turate) e il suo da poco non più vice Francesco Cattaneo (numero uno di Rovellasca e da poco numero due del comune di Como).
Siccome sono 40 anni che aspettano, nessuno ha intenzione di fermare il collegamento tra Cermenate e Busto Arsizio.
«Solo si poteva spostare un po’ più a sud», buttano lì Saporiti e il suo assessore Gianni Reiners.
«Qualcosa abbiamo ottenuto perché lo svincolo con l’A9 doveva essere sopraelevato e invece ora lo faranno interrato - dice il primo cittadino di Lomazzo -. Solo chiedevamo quei 100-200 metri che ci avrebbero permesso di salvaguardare un po’ di bosco della Moronera che poteva essere il collegamento tra la Pineta e le Groane. Del resto più a sud corrono i pali dell’alta tensione, ci sembrava una buona soluzione far correre parallela la strada». Non ne fa una malattia, anche se il suo assessore insinua: «Guardi chi c’è più a sud e capisce come mai abbiamo perso, è solo una questione politica». Più a sud ci sono loro, Carionie e Cattaneo. Il presidente della provincia, però, chiude subito la questione: «Ma non scherziamo Cosa c’entra chi ha più potere. Solo spostando la strada più a nord avremmo soffocato Lomazzo, più a sud Turate. e comunque la Pedemontana sarà bellissima. Avrà un percorso ciclo pedonale che correrà parallelo e permetterà di andare in bici da Bergamo a Busto Arsizio in mezz’ora. E per cento robinie che verranno levate, ne ripianteremo duecento a fine lavori».
Sia l’assessore sia Saporiti, comunque, dicono che non sarà la protesta di un centinaio di persone a fermare una strada attesa da quarant’anni. Solo si sta cercando di ottenere contropartite per diminuire l’impatto ambientale. Carioni assicura che ci saranno: «Ovvio che nessuno vorrebbe le strade sul proprio Comune ma questo è il tracciato migliore che si poteva trovare. Quando vedranno il progetto definitivo, se ne Anna Savini

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