Rapina con mitra e ostaggi
Porlezza: botte a una donna

Legato a una sedia uno degli ultimi clienti, che aveva provato invano a fuggire

Due le persone armate entrate nel locale, la terza nell’auto con il motore acceso

Che le sale giochi, dove imperano soprattutto le slot-machine, attirino anche i ladri è ormai risaputo, ma la rapina avvenuta nei giorni scorsi al Super Game di Tavordo, in via Ferrovia 26, ha dei risvolti addirittura inquietanti.

I rapinatori hanno atteso le due di notte, quando nel locale erano rimasti ormai pochissimi avventori, e si sono quindi presentati all’interno armati di mitraglietta. Quello che è avvenuto dopo è bene descriverlo al condizionale, perché le forze dell’ordine, in fase di indagini, non hanno voluto fornire conferma di quanto segnalato alla Procura della Repubblica di Como e,in assenza di testimonianze dei dipendenti che si trovavano al lavoro in quel momento, occorre affidarsi alle testimonianze indirette, che sembrano peraltro coincidere fin nei dettagli.

La giovane impegnata dietro al bancone sarebbe stata addirittura malmenata per indurla a consegnare il più in fretta possibile l’incasso di giornata ancora contenuto nelle macchinette; uno degli ultimi clienti presenti, che a quanto pare ha tentato di scappare, sarebbe invece stato legato ad una sedia. Dopo circa cinque minuti gli autori della rapina hanno lasciato il locale salendo su un’auto a bordo della quale li attendeva un complice col motore acceso. Il bottino ammonterebbe a 25mila euro. Nonostante per via delle indagini i particolari di quanto avvenuto non siano ancora del tutti chiari e ufficiali, l

L’episodio ha destato paura in paese. La rapina si è consumata in una zona occupata da capannoni, dove peraltro non mancano abitazioni: la sala giochi Super Game si trova nello stesso immobile in cui è ubicato anche il mobilificio Argenti, storico marchio del Porlezzese. Gli autori del colpo hanno atteso nelle vicinanze il momento più propizio e, quando hanno notato che il locale si era ormai svuotato, sono entrati in azione armati. Lo stato di inquietudine di un paese è riassunto dal sindaco, Sergio Erculiani: «È l’ennesimo episodio poco rassicurante che si verifica a Porlezza. Di recente era stato fatto saltare il bancomat nella vicina Carlazzo. Viviamo, purtroppo, in una situazione di crescente ansia e preoccupazione».

«Le sale giochi, per via delle macchinette mangiasoldi, rischiano di diventare sempre più una vera e propria esca per i malintenzionati».

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