Referendum sulle case chiuse
Solo Novedrate è a favore

Il sindaco Barni: «Così toglieremo le prostitute dalla strada provinciale». Contrari Mariano, Arosio e Carugo: «Si rischia di aggravare il problema»

Riaprire le case chiuse? Solo un solo sindaco su quattro del territorio marianese è favorevole e sosterrà la raccolta di firme per il referendum che punta a rimettere in attività le case di tolleranza.

Maurizio Barni, primo cittadino di Novedrate, è la voce fuori dal coro rispetto ai colleghi di Arosio, Mariano e Carugo, Comuni che da anni purtroppo condividono la piaga della prostituzione sulla strada che affligge la provinciale Novedratese, arteria viaria che attraversa le quattro comunità. Barni è l’unico che invita i propri cittadini a recarsi in municipio per aderire alla proposta fatta dal sindaco leghista Giovanni Azzolini di Mogliano Veneto (Treviso) per rottamare, dopo 55 anni, parte della legge Merlin ovvero gli articoli che hanno chiuso le case di tolleranza senza intaccare, però, le norme che puniscono il reato dello sfruttamento della prostituzione.

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