Ricatto a luci rosse
Venti mesi al vigile

Niente carcere ma lavori di pubblica utilità per l’agente di Veniano della polizia locale Caldarelli. . Risarcito anche il danno all’automobilista. Patteggia soltanto l’abuso d’ufficio il collega Rimoldi

Niente carcere, ma sei mesi di lavori di pubblica utilità per Maurizio Caldarelli, l’ex agente della polizia locale di Veniano finito davanti al giudice per un ricatto a luci rosse. L’ex vigile licenziato dal Comune era accusato di tentata concussione, abuso d’ufficio e violenza sessuale.

Ieri mattina, davanti al giudice delle udienze preliminari Maria Luisa Lo Gatto,la difesa è riuscita a strappare un patteggiamento - con parere positivo del pubblico ministero Antonio Nalesso - a un anno e dieci mesi di reclusione. Pena sospesa, ma alla condizione che l’imputato svolga 6 mesi di lavori socialmente utili.

L’altro vigile di Veniano Emilio Rimoldi ha patteggiato sei mesi per il solo reato di abuso d’ufficio. Più defilata la sua posizione.

LEGGETE l’ampio servizio

su LA PROVINCIA di GIOVEDÌ 6 febbraio 2014

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