Rinasce il bivacco Cantù
Con i privati e Confortola

Il rifugio sul Giogo Alto ricostruito da Cai, professionisti e alpinisti

Questa estate la nuova struttura verrà collocata a 3.560 metri

Una vera e propria cordata, vien da dire, per portare a termine per fine estate un’impresa in quota. Ovvero per realizzare un nuovo bivacco del Cai, dato che quello attuale, dopo quarant’anni di onorato servizio, è messo a dura prova dall’usura e soprattutto dal disgregarsi dei ghiacci. Il bivacco «Città di Cantù» si trova dal 1971 a 3.560 metri, al Giogo Alto, selvaggia sella glaciale fra il monte Zebrù e l’Ortles.

Tra quanti lo frequentano c’è anche il noto alpinista valtellinese Marco Confortola, atleta ottomilista ma soprattutto uomo di montagna, ed anche lui si è accorto dei problemi che iniziavano a minarne la salute: «Purtroppo – spiega il presidente del Cai canturino Vinicio Verona – è una conseguenza del fatto che i ghiacci si ritirano. Il livello si è abbassato di una decina di metri, scoprendo il basamento. Il che crea problemi di stabilità e sicurezza».

Così si è deciso di rimediare, ma non limitandosi a riqualificare l’esistente, bensì costruendone uno nuovo di zecca, «per fare qualcosa di ambizioso e che potesse restare nel tempo». Per riuscirci, come detto, s’è messa in moto una macchina che vede partecipare tanti soggetti e anche Confortola sarà della partita.

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