Ronago, per la chiusura della festa
l’abbraccio del vescovo Lafranconi

Il prelato di Cremona è molto legato al paese dove ha vissuto da giovane

A causa del maltempo i fuochi d’artificio sono stati rinviati al 21 settembre

L’abbraccio dei fedeli al vescovo di Cremona, monsignor Dante Lafranconi, che ha vissuto la sua giovinezza nel paese di confine in casa di due dei suoi compagni di seminario.

Monsignor Lafranconi è ritornato ieri a Ronago nel giorno più significativo per la parrocchia, la festa della Madonna della Cintura. La sua non è una presenza inconsueta perché nel paese di confine ha trascorso a servizio della comunità gli anni del seminario e, in un certo qual modo, il prelato si sente ronaghese d’adozione.

Insignito della cittadinanza onoraria nel 2005, dal primo cittadino di allora, Agostino Grisoni, monsignor Dante Lafranconi ha voluto festeggiare lo scorso anno con i ronaghesi, che l’hanno visto crescere negli anni in cui frequentava il seminario diocesano, i vent’anni della sua ordinazione episcopale. Era infatti il 25 gennaio del 1992 quando nel duomo di Como fu ordinato vescovo, una data storica e indimenticabile per molti ronaghesi che, ieri della festa della Madonna della Cintura, hanno riconfermato con una presenza numerosissima il loro legame e il loro affetto per il presule di Cremona.

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