Rondò fantasma a Cantù Asnago
Il Comune accusa due imprese

L’opera doveva sorgere fra via Rienti e via dei Partigiani

L’assessore Di Febo attacca: «Spettava ai privati»

Una rotatoria attesa e promessa da tempo, ma nei fatti messa da parte da tutti. Esclusi i cittadini di Cantù Asnago.

Ora però il Comune ha intenzione di far luce su una questione che si trascina da anni.

Il rondò è quello ipotizzato in via dei Partigiani e via Rienti, che in teoria potrebbe risolvere una parte dei problemi di traffico nella frazione. Anche perché l’intervento prevede anche la realizzazione di un marciapiede.

Sono arrabbiati, i residenti, e non hanno mancato di manifestarlo chiaramente all’assessore ai Lavori Pubblici Paolo Di Febo, presente martedì sera all’assemblea di quartiere nel corso della quale gli asnaghesi sono stati chiamati a decidere come utilizzare i 40mila euro che l’amministrazione ha destinato al quartiere.

Residenti arrabbiati

Arrabbiati perché in questi decenni hanno patito i disagi legati alla convivenza con le cave. Hanno attaccato il Comune che, al contrario di quanto fatto per esempio da Cucciago o Carimate, non si sarebbe mai imposto per risolvere la situazione

Di Febo ha confermato che la rotatoria su via Dei Partigiani resta la priorità, ma che oggi le casse di piazza Parini non possono permettersi di affrontarne il costo. Costo che in realtà avrebbe dovuto essere a carico di due imprese private sulla scorta di accordi presi con il municipio.

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