Rumi fa causa al Sant'Anna
ma il giudice gli dà torto

Respinto il ricorso d'urgenza contro il nuovo incarico manageriale

Si è presentato davanti al giudice sicuro di poter far valere le proprie ragioni: se uno fa il primario di chirurgia è chiaro che rischia di finire in depressione se relegato a un ruolo da passacarte, ancorché con incarichi manageriali. E così Angelo Rumi, il medico pavese già condannato in primo grado per l’omicidio colposo di sette suoi pazienti e reintegrato in servizio nello stesso ospedale dove avrebbe causato quelle morti perché trascorso il periodo massimo di sospensione cautelare, martedì 1 luglio mattina ha chiesto a gran voce al giudice del lavoro Beniamino Fargnoli di poter "condannare" il Sant’Anna a ritornare sulla sua decisione. Ma il palazzo di giustizia comasco non sembra evidentemente portar bene al chirurgo pavese, e così il suo ricorso è stato respinto.

© RIPRODUZIONE RISERVATA