Salvata da due carabinieri
Non è più in Rianimazione

Appiano, una donna di 50 anni colpita da infarto Il malore lunedì scorso in un ufficio del centro

Sta meglio, è uscita dal reparto di Rianimazione dell’ospedale di Varese dove era stata trasportata d’urgenza in eliambulanza, la donna di 50 anni colpita da arresto cardiaco e soccorsa da due carabinieri forestali lunedì scorso 1in via Grilloni. La donna intorno alle ore 12 era caduta esanime all’interno del suo ufficio, i suoi colleghi hanno allertato subito i soccorsi e cercato aiuto nella piazza centrale dove ha sede la stazione Carabinieri Forestali.

Il vice brigadiere Salvatore D’Angelo che ha velocemente recuperato il defibrillatore sito in Piazza Libertà, vicino alla sede del Comune, e lo ha portato ai colleghi della donna che stavano tentando di rianimarla.

Poiché il defibrillatore non si attivava. D’Angelo ha telefonato al comandante di stazione, il maresciallo Alessandro Pronestì, con un passato da operatore sanitario nell’Esercito, che si trovava in ufficio. Quest’ultimo sopraggiungeva in pochi secondi e avviava le operazioni di rianimazione, praticando il massaggio cardiaco nella maniera corretta, consentendo così l’attivazione del defibrillatore.

Pronestì ha eseguito le manovre salva vita per oltre 15 minuti, fino a quando i sanitari giunti con l’elisoccorso si sono calati, con il supporto da terra di D’Angelo, tramite verricello nella piazza e hanno stabilizzato la donna somministrandole ossigeno e medicinali.

«Quando sono intervenuto la donna era senza battito e aveva smesso di respirare - racconta Pronestì - quando dopo due minuti di massaggio cardiaco la donna ha dato un colpo di tosse ho capito che le cose stavano andando per il verso giusto, al secondo ciclo di massaggio si è attivato il defibrillatore e ho potuto dare la prima scarica elettrica». 

Quando il personale sanitario ha preso in carico la donna, con l’aiuto dei medicinali e dell’ossigeno, la stessa ha iniziato a respirare quasi autonomamente.

«Ho capito l’importanza di aver effettuato certi corsi come il Blsd che possono rivelarsi utili magari una sola volta nella vita, ma quella volta può essere fondamentale - ha aggiunge Pronestì - Quattro anni fa per fortuna ero stato formato all’utilizzo del defibrillatore. Vedere una persona passare dall’assenza di segni vitali a respirare da sola è una sensazione stupenda».

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