San Fedele, l’allarme del Cai
«Le “bolle” sono a rischio»

Mario Lanfranconi: «Si trovano in totale stato di abbandono». La Regione non finanzia più la manutenzione dei “laghetti”

Bolle alpine a rischio di estinzione per mancanza di manutenzione. Secondo il reggente del locale Club Alpino Italiano Mario Lanfranconi, «la morìa dei pesci registrata nei giorni scorsi alla Bolla dell’Alpe Grande, è dovuta al totale abbandono in cui da decenni versa il grazioso laghetto».

La bolla alimentata dai rigagnoli che scendono a Valle è una delle poche pozze d’acqua in altura che continuamente è depurata e alimentata anche da alcune sorgenti naturali.

«La massa d’acqua ha rotto gli argini già in precarie condizioni di tenuta - conferma Lanfranconi - infestati dalle erbacce. Insieme ad altri due volontari Rino Rainoldi di Laino e Tino Rainoldi di Castiglione, siamo intervenuti per cercare di salvare qualche esemplare rimasto fortunatamente ancora vivo. Poche centinaia di piccoli pesci che avevano trovato rifugio nelle pozzanghere tra il pascolo. Di più non si poteva fare. Oltre un migliaio di pesci- conclude Lanfranconi- sono diventati banchetto per i corvi».

LEGGETE l’ampio servizio

su LA PROVINCIA di MERCOLEDÌ 6 agosto 2014

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