San Fermo, falsi tecnici
messi in fuga dall’ex carabiniere

Fa scappare una coppia di truffatori che erano entrati in casa sua

È successo ancora, un’altra truffa ad anziani, in casa. Ancora in via delle Busacce, dove anche qualche mese addietro una coppia di anziani, lui 87 anni e lei 79, era stata truffata e derubata senza scrupoli.

La dinamica dell’episodio accaduto ieri mattina in paese è sempre la stessa: c’è chi suona alla porta di casa, vestito con la pettorina e molto gentilmente e professionalmente dice di essere un tecnico comunale che deve verificare il contatore.

Ieri mattina, appena dopo le 9, a suonare a casa di una coppia di pensionati sono stati due giovani sui 25 anni, entrambi abbigliati da tecnici.

La moglie apre e fa entrare in casa i due, al marito, un ex carabiniere in pensione la cosa puzza subito, ma ormai i due falsi tecnici hanno messo piede in casa. Ciò non fa desistere il marito dall’avvertire i due che avrebbe telefonato per verificare la loro uscita.

I due capiscono che sono cascati male e in men che non si dica prendono quello che trovano a portata di mano, ovvero un portafoglio, e scappano.

I due pensionati fanno caso all’auto usata dai due truffatori: una Volkswagen Golf bianca, e avvertono le forze dell’ordine. La polizia locale di San Fermo e quella di Cavallasca, con i carabinieri di Rebbio hanno cercato i due truffatori sulla Golf bianca, ma tra quelle fermate nessuno corrispondeva.

Ai signori di ieri la troppa fiducia in chi bussa alla porta è costata solo un portafoglio con qualche tessera e pochi spiccioli, ma a molti anziani l’aprire ai finti tecnici è costato parecchio.

Nella stessa via, a settembre, con la scusa di controllare il contatore dell’acqua, e, una volta presa la lettura, con quella di verificare delle perdite e controllare la quantità di mercurio nell’acqua, a due anziani una coppia di giovani truffatori (una donna che agiva e un uomo che faceva da palo) avevano sottratto tutti gli ori.

Non solo, impietosamente e senza scrupoli avevano fatto spostare argenteria, piatti, suppellettili, svuotare cassetti e mettere a soqquadro l’abitazione con la scusa che doveva essere una inviata una sonda potentissima nelle tubature e che per fare quell’intervento ogni cosa di metallo doveva essere lontana dai muri.

La raccomandazione che ripetono le forze dell’ordine, i tecnici e gli amministratori comunali, oltre agli enti di erogazione di acqua ed energia, è quella di non aprire mai la porta di casa a chi non si conosce e avvertire subito le autorità, prima di far entrare in casa sconosciuti.Occhi aperti, quindi, e segnalare sempre tutti i casi sospetti.

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