«Sanità, serve l’emergenza in Alta Valle»

L’allarme: «Siamo in crisi profonda, ma le soluzioni proposte dalla Regione sono lacunose». Pradella: «Il piano centrato sull’ospedale Morelli è sostenibile, senza prevedere disastrosi accorpamenti»

Sta facendo discutere la nuova proposta che il comitato per la difesa della sanità di montagna ha elaborato, una proposta che smonta, «senza appello - ha commentato Giuliano Pradella, referente del comitato scientifico - il piano di Regione Lombardia e che prevede diverse soluzioni serie, percorribili e sostenibili economicamente, con obiettivi specifici per ogni struttura, senza disastrosi accorpamenti, immaginando, tra le altre cose, l’emergenza e urgenza in Alta Valtellina».

Un settore, quest’ultimo, molto conosciuto da Pradella: «Nel 1992 – ci ha raccontato – avevamo introdotto un impianto con sette postazioni mediche. Poi Areu ha rimaneggiato il sistema prima togliendo i medici e lasciando solo gli infermieri, unitamente ai volontari e, attualmente, lasciando la gestione di fatto in mano ai soli volontari: così non va bene».

La proposta di piano verrà presentata e condivisa nelle assemblee pubbliche previste a partire da lunedì prossimo, alle 20.45 a Sondalo, nella sala riunioni del centro polifunzionale.

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