S.Antonio, zoccoli e acqua santa
A Carimate cavallo batte auto

Benedizione particolare alla chiesina di Sant’Agata

Venticinque destrieri aspersi da don Mario Meroni

«Come si chiama?». «Gigi il Matto». «Ti benedico nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo».

Non tutti i cavalli sono stati presentati secondo anagrafe equina, tutti e venticinque hanno ricevuto, a mezzogiorno, l’acqua aspersa con un sorriso da don Mario Meroni, vicario parrocchiale a Montesolaro di Carimate, arrivato puntuale, insieme ai cavalieri, per la restaurata benedizione, tradizione del Sant’Antonio che fu, diventato oggi un appuntamento a quattro ruote.

Invece, nella chiesetta dedicata a Sant’Agata, a bordo Serenza, la domenica più vicina al 17 gennaio sta diventando una data fissa sul calendario di chi si sposta a quattro zoccoli e quattro zampe. Perché c’erano anche dieci amici cani condotti al guinzaglio dai loro padroni.

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