A Como la Croce di Lampedusa
Simbolo dell’accoglienza

«Portatela dovunque» ha detto Papa Francesco: oggi nella Diocesi, il 26 a Como. Realizzata con materiali dei barconi delle traversate, richiama la gente alla solidarietà

«Portatela ovunque». Sono le parole di Papa Francesco pronunciate al momento della benedizione della Croce di Lampedusa che, da oggi a domenica 26 ottobre, farà il giro dei vicariati della Diocesi di Como.

E una delle prime tappe riguarderà le sedi di Lenno e Menaggio, terre d’accoglienza dei migranti, grazie alla generosità dei laghée, gente di animo buono che, al di là delle polemiche, ha aperto le porte e sta mostrando simpatia e vicinanza agli ospiti per i quali si stanno occupando la Prefettura e la Caritas, in particolare nella persona di don Gigi Zuffellato, vicario foraneo di Lenno e Menaggio, responsabile della Pastorale Giovanile delle parrocchie della Tremezzina.

Un simbolo che richiama il Vangelo

Non si tratta di una semplice croce: quella che viene da Lampedusa è un simbolo destinato a sollecitare l’interpretazione delle pagine del Vangelo laddove si parla di opere di bene, disponibilità e amore per il prossimo, accoglienza, solidarietà.

La Tremezzina sta mostrando il volto buono della gente non solo all’abbazia dell’Acquafredda, dove la comunità laica collegata ai frati Cappuccini proprietari dell’immobile e la Caritas hanno aumentato le presenze di migranti con oltre 20 persone.

Poi, c’è il caso di Griante dove il sindaco Paolo Mondelli ha messo a disposizione la ex casa del fascio di proprietà comunale a costo zero.

LEGGETE gli ampi servizi

su LA PROVINCIA di VENERDÌ 17 ottobre 2014

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