Scuola, 5 giorni al rientro
Ecco tutte le regole da rispettare
VENERDÌ INSERTO IN REGALO
CON LA PROVINCIA DI SONDRIO

Dalla misurazione della temperatura, alle mascherine (come e quando) e a che cosa succede se uno studente dovesse essere positivo al Covid.

Sono misure piuttosto rigide e restrittive quelle emanate dal Ministero per la ripresa dell’anno scolastico prevista per lunedì 14 settembre. Guarda qui il sito del Ministero.

NEL NUMERO IN USCITA VENERDÌ 11 SETTEMBRE, “LA PROVINCIA DI SONDRIO” REGALA UN INSERTO CON TUTTE LE RISPOSTE AI VOSTRI DUBBI

Vediamo le principale norme che studenti e scuole e famiglie dovranno mettere in atto.

- Misurazione della temperatura. La prima cosa da fare è provare la febbre prima di recarsi a scuola, se è superiore ai 37,5°C non uscire di casa e chiamare il medico di famiglia per una valutazione.

Per tutte le indicazioni sanitarie clicca qui.

- Ricordarsi di comunicare alla scuola se si entra in contatto con persone che poi risultano positive.

- Mascherine e gel disinfettante. Sempre meglio avere con sè qualche mascherina di scorta e un disinfettante per le mani.

- Mezzi pubblici. Indossare sempre la mascherina e mantenere la distanza di un metro nel limite del possibile.

- A scuola. Indossare sempre la mascherina evitando assembramenti sia all’entrata, sia nei corridoi. Molto probabilmente verrà misurata la temperatura all’entrata anche se non è un obbligo. Sarà ciascun istituto a decidere se farlo o meno.

- In aula. Raggiungere il posto. Mettere la giacca sulla sedia e gli effetti personali sotto il banco. Togliere la mascherina solo in presenza dell’insegnante, ma bisogna rimetterla ogni volta che ci si alza dal banco e in tutte le occasioni in cui non si riesce a mantenere le distanze di sicurezza di un metro con le altre persone. Durante la lezione si può chiedere agli insegnanti di uscire dall’aula solo per andare in bagno.

- Intervallo. Non è possibile solitamente muoversi oltre il proprio settore. Ai servizi igienici rispettare le distanze di sicurezza e i segnali di distanziamento disegnati sul pavimento, così come ai distributori automatici di vivande.

- Attività sportiva. È possibile togliersi la mascherina ma in questo caso la distanza di sicurezza aumenta a due metri. Negli spogliatoi si accederà a gruppi di poche persone a seconda degli spazi disponibili e a seconda delle disposizioni degli insegnanti.

Se hai dei dubbi qui ci sono una serie di domande e risposte utili per capire meglio.

- Contagio. Se c’è un sospetto caso Covid in classe o in presenza di un caso confermato, l’operatore scolastico che viene a conoscenza di un alunno sintomatico deve avvisare il referente scolastico per Covid-19, che ogni istituto deve avere, il quale a sua volta telefona ai genitori. Il bambino va ospitato in una stanza dedicata o in un’area di isolamento finchè non arrivano i genitori a ritirarlo. I genitori poi devono contattare il pediatra o il medico di famiglia per la valutazione clinica (triage telefonico) del caso. Il medico, in caso di sospetto Covid (ma con un range così vasto di possibili sintomi il sospetto e’ praticamente automatico) il medico richiede tempestivamente il test diagnostico e lo comunica alla Asl, che provvede all’esecuzione del tampone e all’indagine epidemiologica e le procedure conseguenti. Se il test e’ positivo, si notifica il caso e si avvia la ricerca dei contatti e le azioni di sanificazione straordinaria della struttura scolastica nella sua parte interessata. Per il rientro in comunità bisognerà attendere la guarigione clinica (cioè la totale assenza di sintomi), con due tamponi negativi a distanza di 24 ore l’uno dall’altro. Il referente scolastico COVID-19 deve fornire al DdP l’elenco dei compagni di classe nonche’ degli insegnanti del caso confermato che sono stati a contatto nelle 48 ore precedenti l’insorgenza dei sintomi. Tutti i contatti saranno posti in quarantena per 14 giorni dall’ultimo contatto con il caso positivo. Se invece il caso sospetto si rivela negativo, il bambino deve rimanere a casa, ovviamente, fino a guarigione clinica e puo’ rientrare solo con un nuovo test negativo

- Lasciare la scuola. Alla campanella non uscire subito, ma indossare la mascherina e gli effetti personali e poi aspettare le indicazioni delle insegnanti per uscire a gruppi di 4-5 persone alla volta. Lasciare velocemente la scuola evitando di fermarsi negli spazi comuni.

- Lo screening sierologico al personale della scuola. Tutte le indicazioni cliccando qui.

Bambini a scuola.

Per i bambini le restrizioni saranno ancora più stringenti anche se viene garantita la loro innato bisogno di movimento. Il decreto prevede che non indossino la mascherina i bambini sotto i 6 anni, poi comunque è necessario mantenere:

- la stabilità dei gruppi: i bambini frequentano per il tempo previsto di presenza, con gli stessi educatori, insegnanti e collaboratori di riferimento;

- la disponibilità di uno spazio interno ad uso esclusivo per ogni gruppo di bambini, con i suoi rispettivi arredi e giochi che saranno opportunamente sanificati. Tutti gli spazi disponibili (sezioni, antisezioni, saloni, atrii, laboratori, atelier) dovranno essere “riconvertiti” in spazi distinti e separati per accogliere stabilmente gruppi di apprendimento, relazione e gioco. Si potranno variare gli spazi solo dopo attenta igienizzazione. Si raccomanda una continua aerazione degli ambienti;

- la colazione o la merenda andranno consumati nello stesso spazio di esperienza dedicato al gruppo dei bambini; il pasto sarà consumato negli spazi adibiti alla refezione scolastica, adeguatamente organizzati, oppure secondo i suggerimenti di carattere generale più avanti impartiti;

- la suddivisione, con segnaletica mobile, degli eventuali spazi esterni disponibili per i diversi gruppi di bambini presenti nella scuola, con utilizzo da parte di ogni gruppo di un’area dedicata con i propri giochi, anche in tempi alternati, previa pulizia delle strutture.

Già ora l’ingresso dei bambini avviene in una fascia temporale “aperta” (che spesso raggiunge i 90 minuti: dalle 7,30 alle 9,00), fascia che potrà essere adeguata alle nuove condizioni, programmata e concordata con i genitori. Analogamente potrà avvenire per le fasce di uscita, al termine dell’orario scolastico.

Le attività educative dovranno consentire la libera manifestazione del gioco del bambino, l’osservazione e l’esplorazione dell’ambiente naturale all’esterno, l’utilizzo di giocattoli, materiali, costruzioni, oggetti (non portati da casa e frequentemente igienizzati), nelle diverse forme già in uso presso la scuola dell’infanzia.

Se le condizioni atmosferiche lo consentono, l’esperienza educativa potrà svolgersi anche all’aperto, in spazi delimitati, protetti e privi di elementi di pericolo, con la eventuale disponibilità di tensostrutture temporanee o ambienti protetti.

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