Secoli e radici, mura medioevali a rischio

Discusso restauro in via Volta, si sgretola la malta tra le pietre. Il Comune: presto un’ispezione

Sono a rischio interi tratti delle mura medievali che circondano il centro storico: la malta tra le pietre si sgretola e i conci si muovono per la spinta esercitata dalle radici degli alberi cresciuti nei terrapieni dei giardini pensili, tra i palazzi e la cinta muraria. È l’effetto rilevato dagli studiosi e dai tecnici impegnati per i restauri del «Palazzo delle Torri», in via Volta, dove a lavori ultimati troveranno posto appartamenti ed uffici.
Un enorme cumulo di terra, ben visibile in via dell’Annunciata: è quanto resta del giardino pensile dello storico palazzo e il tempo torna indietro di duecento anni, quando c’erano gli orti e un camminamento era la “corsia preferenziale” degli abitanti sull’interno delle mura, costruite con funzioni doganali e non di contenimento. A metà dell’800, gli spazi furono riempiti di terra piantumata, ma gli alberi sono cresciuti, le radici sono aumentate di volume e due faggi - uno probabilmente spontaneo, l’altro coltivato apposta - sono stati tagliati in questi giorni. Al posto del giardino, i box, sulla sede delle vecchie stalle e sopra, ancora verde. È forse il primo intervento del genere in centro storico, ma l’operazione ha suscitato perplessità. È come se stesse passando un colpo di spugna in un luogo tipico di Como, con la sua storia, la sua architettura tra natura e genio, la sua pennellata di vissuto, fatti salvi gli apprezzamenti per i restauri, che restituiranno un palazzo abbandonato alla vita contemporanea, senza consumare territorio. «Il giardino pensile non era soggetto ad alcun vincolo», afferma il progettista, l’architetto Giovanni Sammartano.

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