Sequestrato un distributore
«Era della ’ndrangheta»

L’area di servizio a Bulgarograsso era gestita da due calabresi, arrestati per traffico di droga. Indagine da Reggio Calabria: tonnellate di cocaina dal porto di Gioia Tauro

Un’indagine durata 3 anni, con 4 tonnellate di cocaina purissima sequestrata, 18 persone in manette e sequestri di beni per complessivi 10 milioni di euro.

Si chiama “Puerto Liberado” l’operazione della Guardia di Finanza di Reggio Calabria che ha interessato anche la Provincia di Como, per la precisione Bulgarograsso.

L’indagine riguardava un ingente traffico di droga che passava attraverso la scalo marittimo di Gioia Tauro.

Secondo gli inquirenti, a capo dell’organizzazione ci sarebbe Giuseppe Brandimarte, 43 anni, ex dipendente della Società di gestione della banchina merci del porto. Altro elemento di spicco sarebbe il fratello, Alfonso Brandimarte, 37 anni, anch’egli ex dipendente della società portuale, ma con interessi anche nel Comasco.

Alfonso Brandimarte, assieme a Francesco Siviglia, aveva infatti preso in gestione il distributore Erg di via per Appiano. E proprio l’area di servizio, che ha anche un bar e un piccolo market, è stata posta sotto sequestro preventivo ai fini della confisca, in quanto ritenuta provento del traffico di droga. In totale sono stati sequestrati 33 terrenti, 25 fabbricati, 10 imprese e 14 auto. Ad Alfonso Brandimarte è stata sequestrata anche una villa dotata di un cunicolo nascosto, un vero passaggio segreto,da usare per evitare di essere arrestato.

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