Smog a Merate, appello
«Abbassate i caloriferi»

Il sindaco, all’indomani dei valori di Pm10 elevati invita a ridurre il riscaldamento nelle abitazioni

Schizzano verso l’alto le concentrazioni di Pm10 a Merate, lo rileva il circolo ambiente Ilaria Alpi che chiede interventi. Nei giorni scorsi, anche a causa del persistente anticiclone che incombe sulla Lombardia, la centralina Arpa di Merate ha misurato 81 microgrammi per metro cubo di Pm10, ben oltre il limite di legge di 50 microgrammi e «addirittura 58 del più pericoloso PM 2,5, con un indice di qualità dell’aria definito “molto scarso”», sostiene il presidente del circolo, Roberto Fumagalli. «Il problema è generalizzato su tutta la Pianura Padana, ma questo non può essere una scusante per le Istituzioni. Regione Lombardia nelle scorse settimane ha prorogato fino a inizio 2021 la deroga alla circolazione dei diesel euro 4, andando quindi contro qualsiasi logica». Il circolo chiede quindi interventi concreti: limitare il traffico nei centri urbani, il riscaldamento per gli edifici pubblici e privati a meno di 19 gradi ma soprattutto «chiediamo di ripensare l’intera mobilità nelle città. E poi incentivare l’uso di fonti energetiche pulite, passando dai combustibili fossili alle rinnovabili: fotovoltaico e solare termico, pompe di calore». Anche lo smog «è un problema di ordine sanitario, che rischia di interessare gli anziani e chi soffre di patologie respiratorie». «È purtroppo un problema ricorrente – dice il sindaco di Merate Massimo Panzeri – che dipende dalla morfologia del territorio in cui è inserito Merate e che vede poco ricambio d’aria. Questo però non vuol dire che non si debba cercare di fare qualcosa. Gli immobili comunali sono già tarati attorno ai 19 gradi, raccomando a tutti di non tenere la temperatura in casa troppo alta».

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