Sorico, 210 cervi sono di troppo
Previste catture e abbattimenti

Il comitato di gestione del Pian di Spagna ha presentato il programma in tre anni dell’istituto Oikos

È arrivato, finalmente, lo studio di incidenza redatto dall’istituto Oikos di Milano, che consentirà di ridurre numericamente la vasta popolazione di cervi presente nella riserva Pian di Spagna. Il piano, suddiviso in tre anni, prevede il prelievo complessivo di 210 esemplari: 60 nel 2021, 60 nel 2022 e 90 nel 2023. È contemplata la cattura con possibile trasferimento, mentre l’abbattimento riguarderà i capi più fragili perché menomati o malati. Verrà ridotta di due terzi, in sostanza, la popolazione presente in riserva, che ora supera addirittura i 300 capi. Il piano è stato presentato l’altro giorno nella sede della Riserva naturale ed è un documento di circa duecento pagine che riporta in dettaglio l’inquadramento geografico e territoriale dell’area protetta e, come detto, l’analisi e la valutazione degli interventi previsti sui cervi per una gestione corretta del sito. «Lo studio di Oikos dovrà essere approvato in Regione – comunica il presidente della Riserva, Roberto Vignarca – Si tratta dello strumento finale di una complessa istruttoria messa in campo nel 2020 per contrastare il forte incremento numerico della popolazione di cervo che frequenta la Riserva, che ha assunto valori numerici tali da rendere improcrastinabile il ricorso ad efficaci correttivi». «Lo studio, che ha ottenuto anche il parere favorevole di Ispra, obbligatorio anche se non vincolante, diventa parte integrante del Piano di gestione della selvaggina e la settimana prossima verrà approvato dal Consiglio della Riserva e trasmesso quindi in Regione» aggiunge Vignarca. In questi ultimi anni non si contano i danni alle colture, con i titolari delle aziende agricole a lamentarsi a più riprese fino a rassegnarsi; sulle strade che attraversano il Pian di Spagna, nel contempo, sono aumentati a dismisura gli incidenti provocati dai cervi, con auto distrutte e per fortuna, ancora nessun ferito grave. «È un risultato importante per il territorio – prosegue ancora Vignarca riferendosi allo studio di Oikos – che consentirà finalmente di avviare un programma di selezione e prelievo dei capi per un riequilibrio naturalistico ed ecologico del territorio della Riserva. In attesa che si possa procedere con l’attuazione del programma». Il consiglio di gestione ha approvato «le perizie e le schede di valutazione dei danni da fauna selvatica alle colture agricole relativamente al primo semestre 2020: seguirà, a stretto giro, la liquidazione degli stessi ai soggetti e alle aziende agricole danneggiati».

(Gianpiero Riva)

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