Spazi a Cantù per i graffitari
«Ma solo a quelli con la tessera»

Writer entusiasti per l’idea del sindaco di concedere 30 muri. Con un’avvertenza: «Prima i nostri artisti, sbagliato aprire a tutti»

Il censimento, una lunga lista di vie con i muri dove gli artisti chiedono di poter dipingere, è stato consegnato in questi giorni in municipio. Sarà cura della Giunta del sindaco Claudio Bizzozero e degli uffici del Comune individuare quali saranno gli spazi graffitabili.

Intanto, l’associazione Welcomecantù ne ha trovate una trentina.

Ma per il presidente del Sodalizio Salvadè, il graffito dovrebbe restare comunque un prodotto tipico di Cantù. «Spero solo che il Comune non apra indiscriminatamente a tutti - l’auspicio di Salvadè - se si coinvolge troppa gente, si rischia che gli artisti della zona vadano in giro a dipingere illegalmente. A loro si potrebbe dare un tesserino, come succede in qualche Comune qui vicino, per colorare i muri in tranquillità anche in caso di controllo delle forze dell’ordine».

© RIPRODUZIONE RISERVATA