Storia del carabiniere eroe di Lanzo
Morto per gli altri, riposa tra i giusti

Una storia di sofferenza , tragica, di un uomo, padre di famiglia , un valoroso carabiniere che si battè per gli ideali di libertà e giustizia , contro l’odio e le persecuzioni razziali , salvando molti ebrei e pagando con la deportazione e la morte le sue gesta eroiche

Una storia di sofferenza , tragica, di un uomo, padre di famiglia , un valoroso carabiniere che si battè per gli ideali di libertà e giustizia , contro l’odio e le persecuzioni razziali , salvando molti ebrei e pagando con la deportazione e la morte le sue gesta eroiche.

Non ci sono sono diari che raccontano di Giuseppe Grandi, ma la sua storia, grazie all’iniziativa dello studioso Jean Blannchaert, molto conosciuto in Valle d’Intelvi e membro autorevole dell’Appacuvi , l’associazione per la Protezione e Tutela del Patrimonio Storico e Culturale della Valle d’Intelvi, è approdata nella «Foresta dei Giusti», l’organizzazione milanese che dal 1999 si occupa di accrescere e approfondire la conoscenza e l’interesse verso le figure e le storie dei giusti , sostenuta da un comitato scientifico internazionale. «Per la prima volta- racconta Giuseppe Grandi, il nipote di Giuseppe che ha eredito lo stesso nome del nonno- lo scorso anno , in occasione della giornata della memoria siamo stati chiamati a partecipare alla cerimonia commemorativa presso il carcere di San Vittore».

LEGGETE l’ampio servizio

su LA PROVINCIA di MARTEDÌ 27 gennaio 2015

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