Sventata rapina a portavalori svizzero, sei arresti

L’operazione della Polizia elvetica e della Squadra Mobile di Milano nel Luganese

Poco prima delle 7.30 di venerdì in Svizzera a Castelrotto (zona del Malcantone, non lontano da Ponte Tresa) un’ operazione della Polizia cantonale elvetica e della Squadra Mobile della Polizia di Milano ha permesso di arrestare sei uomini che intendevano effettuare una rapina a un furgone portavalori. L’operazione è stata effettuata in collaborazione con la Polizia di Stato italiana, che ha fornito importanti informazioni per fermare i criminali. L’obiettivo dei rapinatori, di età compresa tra i 25 ed i 50 anni, tutti residenti in Italia, era un furgone portavalori di una ditta ticinese, che trasportava un ingente quantitativo di denaro.

L’operazione - si legge nel comunicato della Polizia ticinese - è nata grazie ad un’informazione giunta dalla Polizia di Stato italiana, che da tempo seguiva l’operato dei malviventi con numerosi precedenti penali in Italia per reati violenti legati a rapine. Dei professionisti del crimine, che non avrebbero esitato ad aprire il fuoco pur di raggiungere il loro fine. Da questa mattina erano attesi in Malcantone per rapinare un furgone portavalori. Al fronte ad attenderli numerosi agenti della Polizia cantonale nonché delle Guardie di confine che hanno assicurato la messa in atto di quanto pianificato negli ultimi giorni.

I rapinatori, a bordo di un’Audi, una Bmw e un furgone Fiat Ducato bianco, sono entrati poco dopo le 7.00 da un valico secondario lungo il fiume Tresa. Sin da subito sono stati presi in consegna dal dispositivo di polizia fino al fermo a Castelrotto, avvenuto alle 7.20 circa “senza l’uso della forza”. A bordo dei veicoli sono state rinvenute delle armi nonché altro materiale da utilizzare per giungere al loro obiettivo.

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