Tangenziale di Fecchio
Arrivano i primi “no”

Contestato il collegamento dalla frazione a via Arconi: «Tuteliamo il verde ma senza fare guerre». Il sindaco replica: «Bisogna guardare all’interesse generale, i vantaggi della strada saranno molti»

Al momento, la tangenzialina di Fecchio è ancora solo una linea su una mappa, senza un tracciato definitivo. Ma le polemiche e i dubbi che sta creando sono parecchio concreti. Nulla è ancora stato stabilito, la maggioranza continua a ripeterlo, però che sul progetto Lavori in Corso investa molte aspettative.

Non tutti sono d’accordo però, come è emerso fin dalle assemblee di quartiere organizzate nella frazione. Oggi è nato persino un gruppo su Facebook dal nome piuttosto chiaro «Fermiamo la tangenziale di Fecchio», creato da Marco Consonni, che in poche ore ha raccolto oltre un centinaio di iscrizioni. Non mancano i politici tanto di maggioranza quanto d’opposizione, ma il fondatore è molto chiaro sullo spirito che vuole animare il confronto.

«Si parla di Fecchio, del suo verde da salvaguardare nell’area della Birintina e in generale in tutta la frazione. In maniera educata, non siamo in guerra. Rispetto da parte di tutti e confronti seri».

La bretella collegherebbe via per Alzate, dall’inizio del centro abitato - dove c’è il ponte sulla ferrovia - a via Dalmazia e via Arconi, correndo lungo la ferrovia, per sdoppiare poi il flusso delle auto verso Cascina Del Pero e verso Como.

«Ogni scelta dell’amministrazione - commenta Claudio Bizzozero - viene apprezzata da alcuni e criticata da altri, e spesso i più coinvolti sono proprio quelli che abitano vicino a dove queste si realizzeranno. Quando si tratta di opere che riguardano il bene di tutti i cittadini, però, occorre uscire da queste logiche».

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