Tornano le case chiuse,
il centro città a luci rosse

Annunci hard sui free press: le lucciole ricevono nei loro appartamenti

C’erano una volta in viale Cavallotti. E ci sono ancora. Ma se le si cerca in città, oggi come oggi, non si deve più costeggiare i marciapiedi. E neppure andare solo in viale Cavallotti. Anna, ad esempio, con voce suadente invita: «Amooore (pronunciato proprio con tre "o" aperte e trascinate a lungo sulle corde vocali), io sono in via XX Settembre. Amooore». Penelope, «bellissima universitaria» è contattabile dodici ore al giorno in zona San Martino. Birichina, «ventenne completissima, fisico statuario», sta in via Anzani: anche la domenica. Carla, 23enne o 24enne a seconda dell’annuncio che si legge e del numero di telefono a cui lei risponde, è in piazza Roma «proprio dietro al Duomo».
Alcuni giorni fa, a margine della festa in onore del patrono della polizia, il questore di Como Massimo Maria Mazza aveva affrontato proprio il tema della prostituzione in città. Precisando che di lucciole, sulle strade, a Como non ce ne sono. «Di sicuro qualcuna che si prostituisce in casa c’è, ma com’è noto non costituisce reato, soprattutto se non c’è sfruttamento». Le parole del questore erano ancora nell’aria ed ecco, su un free press locale, una mezza paginata dedicata agli annunci personali.

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