Tre vigili per quattro Comuni
«Impossibile garantire sicurezza»

Servono fuori dalle scuole, sulla Statale e per le manifestazioni sportive. Vertice tra sindaci nel Municipio di Laglio: inutilizzata anche la videosorveglianza

Tre vigili per quattro Comuni, uno dislocato a Moltrasio, uno a Carate, uno a mezzo servizio tra Laglio e Brienno non sono sufficienti a garantire sicurezza sulle strade e ai cittadini, tenendo conto che nel territorio ci sono due scuole elementari, due asili e un elevato numero di incombenze per quanto attiene processioni, funerali, manifestazioni e soprattutto controlli nei circa 15 chilometri di statale Regina nel tratto dove si sono verificati i maggiori incidenti mortali.

Proprio sulla Regina sono riprese corse pazze, gare di velocità tra moto, paurosi sorpassi.

I tempi, finanziariamente, sono difficili ma i quattro sindaci ritengono la situazione insostenibile e per cercare un rimedio giovedì pomeriggio si sono riuniti in una sorta di conclave nel municipio di Laglio. La notizia sarebbe rimasta confinata nella riservatezza se nella stessa serata in consiglio comunale non fosse intervenuto un richiamo alla necessità di fusione da parte della minoranza caratese rappresentata da Oscar Mella e Davide Taroni.

Il sindaco Daniele Maggi sollecitato a intervenire nell’ambito del dibattito sull’approvazione dello stato di avanzamento dei programmi e variazioni di bilancio, ha ritenuto di aprire il confronto sul tema della polizia locale, rivelando quello che i quattro paesi hanno in animo di fare.

«Non intendiamo assolutamente riproporre la tanto contestata esperienza del consorzio Breggia Lario - ha riferito Maggi - ma un intervento deve essere attuato tenendo conto anche del fatto che a Carate abbiamo la centrale di riferimento della videosorveglianza realizzata dalla ex unione di Comuni Lario di Ponente estesa al territorio dei quattro paesi. Nella riunione tenuta a Laglio è emersa la necessità di dare corso a una gestione associata del servizio allargando il territorio ad altri quattro Comuni che a loro volta pare abbiano necessità di potenziare la presenza di personale, razionalizzare le prestazioni, abbattere i costi. Si tratta di Argegno, Schignano, Cerano da una parte e Maslianico dall’altra. Una volta raggiunto l’accordo, si intenderebbe accedere al secondo passaggio rappresentato da una convenzione con Cernobbio che attualmente è unito da un protocollo ormai scaduto con la polizia provinciale, prorogato fino al 31 dicembre prossimo. I colloqui saranno presto avviati».

Maggi non lo ha detto, ma il momento per il conseguimento di un risultato non è dei più propizi in quanto ci sono di mezzo le scadenze amministrative di Maslianico, Moltrasio, Argegno e Cerano con elezioni in primavera e difficoltà per gli attuali sindaci di dare corso a progetti straordinari come quello delle gestioni associate e delle convenzioni. Ma la necessità sarebbe tale da indurre al superamento dell’ostacolo. n

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